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Crisi epilettiche nel cane: sintomi, cause, trattamento e cosa fare in caso di crisi

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Le crisi epilettiche nel cane sono spesso impressionanti! Cani che sbavano, tremano e perdono conoscenza? Non fatevi prendere dal panico, state calmi e seguite i nostri consigli per sapere cosa fare, conoscere meglio i sintomi, le cause e i trattamenti da utilizzare.

 

Crisi epilettiche nel cane: quali sono i sintomi?

L’epilessia nei cani è una malattia abbastanza comune in alcune razze come barboncini, labrador e golden retriever. È una malattia nervosa che si evolve nel tempo e le prime crisi possono passare inosservate. Ma la frequenza degli attacchi epilettici tende ad aumentare nel corso degli anni.

Durante le convulsioni, le manifestazioni possono variare da un cane all’altro. Ma, in generale, il cane cadrà di lato, comincerà a tremare o a pedalare, a sbavare e a defecare. È quindi molto impressionante, ma spesso non dura molto a lungo. Si distinguono tre fasi in una crisi epilettica:

  • La fase che precede la crisi: il cane si lecca le labbra, va in giro senza motivo, sbava, urina o vomita, mostra segni di stress e di ansia. Questa fase dura a volte qualche ora o addirittura diversi giorni.
  • La fase delle convulsioni: il cane ha le convulsioni, si irrigidisce, cade e tira indietro la testa. Può tremare, vomitare, abbaiare, sbavare, respirare rapidamente e/o con difficoltà, avere movimenti involontari. Questa fase dura da 1 a 5 minuti.
  • La fase successiva alla crisi: il cane è immobile, poi spesso ha difficoltà ad alzarsi di nuovo. Molto stanco, può avere difficoltà a muoversi e a controllare i suoi movimenti, può sentirsi improvvisamente molto affamato e assetato e a volte soffrire di cecità temporanea. A seconda dell’intensità della crisi, può durare alcuni minuti o diversi giorni.

 

Cause e tipi di epilessia nei cani

Esistono tre forme di epilessia e diversi tipi di convulsioni.

Epilessia strutturale, intracranica, secondaria o sintomatica

Si tratta di un’anomalia strutturale del cervello del cane che può verificarsi a qualsiasi età. Può avere molte cause, come ictus, difetti congeniti, tumori, danni cerebrali o infiammazioni cerebrali. Quando è affetto, il cane tende ad avere altri sintomi, come difficoltà di coordinazione e di locomozione.

Epilessia reattiva, extracranica o encefalopatia reattiva

Si tratta di un’anomalia del sangue che colpisce il funzionamento del cervello e può verificarsi a qualsiasi età. Può essere il risultato di ipoglicemia, la presenza di un prodotto tossico nel sangue, o di insufficienza renale o epatica.

Epilessia essenziale, primaria o idiopatica

Le cause di questa forma di epilessia sono difficili da identificare, poiché si tratta solo di una funzione cerebrale anormale. Rimane comunque il più frequente e colpisce quasi il 5% dei cani. Si verifica in animali di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni e può essere ereditaria o genetica; inoltre, tende a colpire in particolare alcune razze. Si dice che sia essenziale o primario perché il cane non ha generalmente una causa identificata.

 

Il trattamento dell’epilessia nel cane

Le crisi epilettiche nel cane possono essere pericolose perché il cervello soffre ad ogni convulsione e queste stancano l’animale. Inoltre, non tutte le forme di epilessia possono essere curate del tutto.

L’epilessia secondaria può essere trattata con relativa facilità. Il vostro veterinario vi mostrerà le soluzioni ed eseguirà i trattamenti e le procedure necessarie per aiutare il vostro cane a guarire.

Non esiste, invece, una cura per l’epilessia primaria. Tuttavia, può essere trattata per alleviarla e ridurne l’intensità, la durata e la frequenza. Il trattamento consiste nella somministrazione di gocce o compresse per la tutta vita dell’animale, ogni giorno. La natura del trattamento dipende dalla frequenza delle crisi, dalla loro intensità e dalla loro durata.

È sempre meglio seguire i consigli del proprio veterinario. Il veterinario può decidere se trattare o meno il vostro animale domestico e potrebbe voler aspettare fino a quando le convulsioni diventano più frequenti prima di iniziare il trattamento. Infatti, il trattamento deve essere somministrato regolarmente e, come ogni trattamento a lungo termine, può presentare alcuni svantaggi.

Il monitoraggio regolare permette di dosare il farmaco nel flusso sanguigno, poiché il dosaggio dipende molto da un cane all’altro, e cambia anche nel tempo. Una volta regolato il dosaggio, nulla viene cambiato fintanto che il cane sta bene o ha solo lievi attacchi. Spetta al veterinario, a seconda delle condizioni del cane, decidere un cambiamento di trattamento.

 

Crisi epilettiche nel cane: come reagire ad un attacco?

Prevenire una crisi epilettica nel cane è difficile, ma è possibile prendere le misure giuste per garantire il benessere del vostro animale non appena si verifica. Ecco i nostri consigli:

  • Soprattutto, niente panico! E, facile a dirsi… non fare niente! Le convulsioni non durano a lungo.
  • Non cercate di svegliare il vostro cane se è svenuto, non cercate di tenergli la bocca o la lingua, potreste essere morsi!
  • Se le convulsioni durano più di 5 minuti o se si ripetono di continuo, chiamate urgentemente il veterinario.
  • assicuratevi che niente nel suo ambiente possa fargli del male. Posizionate dei cuscini per proteggerlo se si trova vicino ai mobili e assicuratevi che non cada dal letto o dal divano.

Dopo un primo attacco, è meglio chiedere consiglio al veterinario su cosa fare. Il vostro cane sarà sottoposto a degli esami, e il veterinario farà sicuramente alcuni test supplementari (esami del sangue, radiografie, puntura del liquido cerebrospinale, eventuale TAC), ma soprattutto vi farà domande sugli attacchi che colpiscono il vostro animale.

 

fonti: lemonde.fr, wanimo.com


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